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“Alcune varianti sono totalmente invisibili ai test rapidi”: le allarmanti parole di Crisanti

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Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, ha lanciato l’allarme: “Alcune varianti sono totalmente invisibili ai test rapidi“.

Ci sono delle varianti che sono totalmente invisibili ai test rapidi. Fra poco sarà annunciato con un lavoro scientifico dell’università di Padova e questo pone un problema serissimo di sanità pubblica. Inserire i test rapidi nell’indice di positività è uno sbaglio” ha affermato il Professore in un’intervista a SkyTG24.

Il virus non lascia spazio a soluzioni creative. Bisogna bloccare la mobilità e vaccinare più persone possibili. Non ci sono altre opzioni al momento. Mi pare che il Cts e il governo siano in sintonia e che per la prima volta ci sia un approccio proattivo” ha aggiunto l’esperto, evidenziando quanto sia fondamentale intervenire con misure efficaci nella lotta contro il Coronavirus.

Per abbassare l’Rt e arrivare alla trasmissione vicina allo zero, bisogna mantenere il distanziamento e le misure di protezione, vaccinare più persone e aumentare la capacità di tracciamento attraverso i tamponi, che saranno estremamente importanti perché, quando avremo raggiunto questo livello, non è che tutto il resto del mondo sarà vaccinato. Dovremo difenderci dal rientro del virus e in particolare dal rientro di varianti resistenti al vaccino” ha affermato il microbiologo.

Noi stiamo facendo tutta questa pubblicità, generando aspettative per raggiungere l’immunità di gregge. Ma quando sarà raggiunta e noi ci leveremo le mascherine ed elimineremo tutte le misure di distanziamento sociale, avremo l’Rt uguale a 1“, ha detto ancora Crisanti.

Lo studioso ha poi ribadito che la variante inglese “ha una più alta capacità infettiva” e che “non sono più tollerati errori per bloccarne la diffusione”. 

Il virus si sposta con le nostre gambe, dipende dai livelli di mobilità. Per questo il Cts ha proposto di diminuire la mobilità nelle zone gialle. Se noi non ci spostiamo, la variante non si sposta. Se emergono varianti resistenti al vaccino non bisogna permettere che si diffondano al resto d’Italia” ha concluso Crisanti.

 

Attualità

Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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